mercoledì 6 giugno 2012

E GUARDO IL MONDO DA UN OBLÒ

Quando il tempo è sereno, il cielo non ha quell'aspetto tetro e spettrale, ma quella velatura che crea deliziosi spiragli di luce mi piace guardare la città dal vetro del tram... Osservare le persone e le vetrine dei negozi...un ottimo modo per aggiornarsi sulle tendenze di stagione senza perdere tempo... Si concilia perfettamente il dovere del viaggio con il piacere di farsi qualche idea su ciò che va e non va di moda. Che poi se ci pensiamo bene la moda alla fine è una trottola che gira su sé stessa. Quante volte torno a casa con un acquisto di cui vado estremamente fiera e mia mamma esclama sospirando: “Sai quanti ne avevo io….alla mia epoca andavano di moda”. Eh già è proprio così… le mode passano ma poi fanno inversione a U e tornano. Da piccola vantavo una collezione ben assortita di fuseaux: di ogni colore e fantasia. Se ci ripenso non so davvero come potevo strizzarmi dentro quei campi di fiori o quegli stormi di farfalle. Avevo le espadrillas, le camicie col colletto tondo, le gonne a pois e a righe. I sandaletti da crucca che mi metteva mia mamma per andare in spiaggia. Avevo un’infinità di cerchietti e mollettine fluo.
E voi vi ricordate quali capi must vantavate nel vostro guardaroba d’infanzia?







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